Rognosa d'Etiache - Via Re-Roche

TD, max VI
9L sviluppo 300 m

Esposizione SE
Quota vetta m. 3342

J. N. Roche - A. Re 1977
Itinerario che supera direttamente ed in centro la parete sud-est della Torre Maria Celeste, superando difficoltà continue di V e VI grado. Consigliabili anche il martello ed alcuni chiodi.
Roccia nel complesso buona ma a tratti rotta e insicura, non sempre proteggibile in modo facile con protezioni veloci.

Accesso:

Da Bardonecchia si prende il vallone di Rochemolles, prima per strada asfaltata poi sterrata fino al rifugio Scarfiotti m. 2150. Tornanti fino al laghetto seccodel Patarè dove si lascia l’auto. Qualora la strada fosse chiusa o non praticabile calcolare a piedi un paio di ore dal rifugio. Per ghiaioni/nevai raggiungere la base della parete 45 min.

Salita:

L'attacco si trova sulla verticale della vetta, al centro della parete, su una terrazza erbosa pochi metri sopra la pietraia. Dal termine della pietraia percorrere da sx a dx una cengia esposta per una ventina di metri, poi una breve rampa erbosa-ghiaiosa verso sx fino ad un chiodo con cordino viola.

L1: Tratto facile sopra il chiodo, poi obliquare a dx e superare un salto strapiombante (V+; 1 ch.) quindi proseguire (IV+) fino ad una caratteristica lama staccata [S1, qui abbiamo fatto sosta integrando cordoni già presenti].
L2: Salire sullo spuntone più alto della lama e proseguire diritto sulla parete (V), per raggiungere una larga cengia sovrastata da grandi strapiombi gialli [S2, sosta su cordini incastrati in clessidre/massi fratturati e chiodo precario].
L3: Portarsi sulle placche grigie a sinistra degli strapiombi e salire per 30 m (un passo di V su bella fessura verticale/lama staccata; poi IV/IV+; 1 ch.) e fare sosta sotto un tetto [S3].
L4: Traversare verso destra per 10 m (III; 1 ch.), poi in grande esposizione superare alcuni strapiombi leggermente verso sinistra, quindi verticalmente per entrare nella fessura che incide la parete nel centro, ben visibile dal basso (V) [S4 attrezzata ex novo con friend e clessidra, all’inizio della fessura-diedro-camino].
L5: Proseguire lungo la fessura-diedro e pervenire ad una cengia (V) [rispetto alla relazione riportata sulla Guida dei Monti d'Italia abbiamo spezzato in due il tiro, esistendo una sosta S5 attrezzata intermedia]; prima parte in diedro,
L6: Continuare nel diedro poi bellissimo camino (V) quindi in uscita proseguire sulla cengia alcuni metri verso destra fino ad alcuni blocchi staccati [S6, due chiodi sotto il tetto da cui, a sx, pende un cordino bianco].
L7: Superare diritto gli strapiombi sopra i blocchi sfruttando un masso incastrato (VI) e proseguire direttamente fino ad un diedro scuro (IV), per continuare nello stesso per 15 m fino alla sommità (IV+) di uno speroncino alla base dei grandi tetti che tagliano la parete nella parte sommitale [S7, spit e chiodo].
L8: Per placche verso sinistra (IV) portarsi su un salto verticale [eccentrico con cordino bianco], traversare a sinistra alcuni metri (V+) [due spit distanti ma utili vista la roccia veramente mediocre e talvolta bagnata dalle colature dal tetto obliquo sovrastante], sempre verso sinistra (IV+ ; 1 ch.) raggiungere il camino, al termine dei tetti e per esso salire alcuni metri (IV) [S8, sosta su due spit].
L9: Proseguire nel camino fino ad un terrazzino (IV+) poi per placche biancastre diritto in vetta (IV) [S9, sosta da attrezzare].

Discesa:

Serie di corde doppie attrezzate lungo la via dello Spigolo Est (Rabbi-Rossa), necessarie due corde ed eventuali cordini da sostituire; per raggiungere la prima calata occorre, dalla cima scendere alcuni metri lungo la cresta fino ad una piccola forcella (ometto), quindi scendere arrampicando, facile, una decina di metri nel canale raggiungendo la sosta su due spit e cordino blu (ometti). Eventuale doppia dalla forcella su cordone da verificare (piuttosto vecchio e logoro).

Schema:

schema

Bibliografia:

Alpi Cozie Settentrionali, Guida dei Monti d’Italia, Cai - Tci, 1985
Passaggio a Nord Ovest, M. Oviglia, F. Michelin , 2005
AltoX.it