Bellissimo anello nell'ameno vallone di Scalaro, dove la vita d'alpeggio continua nelle numerose malghe ancora ben conservate e utilizzate. Si sale sul panoramico crinale con la Val Chiusella, anche se le nebbie odierne non permettono di gustare la vista ariosa che vi sarebbe. In compenso però l'aria ovattata e il silenzio quasi totale ci avvolgono in un'atmosfera magica. E camminiamo su questa dorsale erbosa, a tratti rocciosa, fino a scollinare sul versante opposto e discendere alla conca del Chiaromonte. Il paesaggio qui è ancora fermo all'inverno, con molta neve a chiazzare la conca del rifugio, purtroppo chiuso.
Sbocconcelliamo i pochi generi di conforto, mentre intanto ci sferza il vento che porta pioggia e nevischio...
Velocemente ci rimettiamo in marcia ritornando per un breve tratto sui nostri passi. Uno squarcio di cielo azzurro e si apre un sipario magnifico, con due caprioli saltellanti sui gialli prati dei 2000 m, giusto per il tempo di ammirare l'eleganza dei movimenti seppur nella fuga da un pericolo temuto.
Appagati da tale visione continuiamo fino a intercettare il sentiero in discesa, parecchio innevato, ma che in breve ci condurrà alle alpi Cavanna e Fumà superiore e poi per prati all'alpe Fumà inferiore.
Conclusione in agriturismo a gustare la deliziosa "
Sopa d'ajucche", dopo aver intervistato alcune signore intente per l'appunto a raccogliere la gustosa erbetta.