Festival del ravanamento.
La giornata e' splendida e la voglia di andare in montagna e' tanta, cosi' propendiamo per una meta alpina da affrontare ad inizio stagione, Punta Cressa sul confine tra Piemonte e Val d'Aosta.
La posizione e' esposta a SUD , al sole e le relazioni indicano che si puo' andare gia' in primavera.
Ma quest'anno e' stato un anno particolarmente ricco di neve ed infatti la situazione che troviamo non e' quella desiderata....ci aspettavamo un po' di neve, ma non cosi'!
La neve e' tanta, molta , troppa , la traccia nel bosco praticamente invisibile , cosi' decidiamo per una meta alternativa, monte la Torretta (2179m).... ma anche qui le tracce sono flebili, il risultato e' fare JAZZ: improvvisiamo un percorso....detto in linguaggio gadano:
si ravana nella neve.
Dall'alto di un promontorio possiamo vedere come stanno le cose e decidiamo di andare nel versante asciutto della montagna. Dopo tanta fatica per salire, ci tocca scendere e cambiare ancora percorso,ma questa volta raggiungiamo un luogo asciutto e caldo dove fare tappa.
Con Davide decidiamo di esplorare il percorso originale e subito ci troviamo a ravanare nel bosco ( di nuovo!! eeh che.....) alla ricerca di qualche segnavia. Ne troviamo ogni tanto qualcuno, sperduto nel bosco su massi o alberi ma alla fine raggiungiamo un
grande ometto che indica la corretta via sulla cresta.
Salire in cima era impossibile e anche rischioso causa la molta neve, quello che sulla relazione indica come ruscello e' un torrente vero e proprio, i prati sono ridotti ad acquitrini...insomma una vera avventura glaciale.
Inoltre il sentiero non e' segnato in modo appropriato ed e' poco battuto ( se non abbandonato...) , occorre quindi prestare molta attenzione a non perdere la traccia.
Ci promettiamo di tornare con meno neve perche' la meta merita davvero.