Nonostante la discontinuita' della via, peraltro caratteristica di tutta la parete, tutte le lunghezze presentano motivi di interesse.
La prima parte comune a
Tuba di falloppio e' omogenea sul V, piacevole e senza 'ingaggio'; la seconda si impone subito con un primo movimento verticale (V+) poi seguito dal tiro chiave (6b) davvero impegnativo gia' dal primo diedrino, poi sulle lame verticalissime, quindi nell'uscita in sosta. Magnifica lunghezza che perdona tutti gli spostamenti a cui si e' costretti per andarla a fruire...
Il tiro seguente (6a+) e' di nuovo non banale ma molto meno continuo. Si termina con alcuni tiri intorno al V/V+ che completano la via rendendola davvero di soddisfazione.
Un po' di ritardo accumulato sulla via ci ha 'costretti' ad una discesa praticamente al buio... e, con una buona dose di gadanaggine che ci e' propria, ci siamo trovati a brancolare per pietraie, boschine fitte e ruscelli impetuosi con una sola frontale in tre...
A buon intenditore poche parole :-).