Diedro Franco-Italiano "Attraverso il Mirtillo"
Puig Terrers 2400 m - Val du Galbe (Pirenei Francesi)

D, max V
7/8L sviluppo 300 m

Esposizione parete E/SE
Quota vetta m. 2400
Avvicinamento 1 ora 40 '

Materiale: corde da 60m
1 serie di friend completa tra C3 rosso e C4 Viola (misure Black Diamond)
1 serie di nut
1 assortimento di chiodi a lama di tutte le misure e 2 chiodi a U
martello
10 Rinvii
fettucce di varie taglie

Prima salita da parte di M. Bevilacqua e J. Joyeux il 19 agosto 2009

Accesso:

Regione Pyrénées-Orientales.

Da Puyvalador, prendere la direzione di Fontrabiouse, e quindi quella di Espousouille. Attraversando il paese, raggiungere il piazzale davanti alla chiesa. Superare il ponte sul Galbe e seguire quindi la sterrata che porta fino alla Refuge de la Jacette, poco oltre alla quale si parcheggia all’ombra dei pini.
Dall’auto, imboccare la sterrata che porta in fondo alla val de Galbe seguendo i bolli gialli-rossi. Superato il ponte di legno, seguire sempre lo stesso sentiero per alcuni minuti. Lasciarlo quindi per prendere un altro sentiero a Dx, poco segnato, che porta in direzione della Portella d’Orlu. Arrivati sul pianoro sotto alla Portella, risalire la pietraia fino alla base della parete (omettone alla base della via se le valanghe non l’hanno spazzato).

Salita:

la via risale le placche a dx del diedro e quindi, il diedro stesso posto nella parte Sn della parete, quasi sotto la cima. Raggiunge tramite un canale erboso una spalla 100 m sotto la cima. Superando gli erti pendii erbosi soprastanti, raggiunge infine la cima.

Si tratta di una via completamente da proteggere, e quindi consigliabile soltanto a scalatori che abbiano esperienza nell’uso di Nuts, Friends, e soprattutto chiodi. L’itinerario, pur essendo facile da individuare, richiede la consapevolezza di scalare con protezioni distanziate.
La qualità della roccia è ottima fino all’uscita del diedro. In seguito, è spesso facile incontrare alcune lame  o massi instabili, facilmente individuabili.
Trattasi di una via nel complesso divertente, anche se poco continua.
La sua lunghezza unita alla necessità di proteggersi la rendono comunque interessante.
Le ultime due lunghezze non sono interessanti dal punto di vista della scalata, ma data la cospicua presenza di mirtilli, assicurano senza ombra di dubbio un finale comunque appagante!

L1 (45 m) : Attaccare circa 20 m a destra del diedro erboso caratteristico (parte sinistra della parete), seguendo una fessura cieca a volte un po’ umida in fondo (3). Uscire su una comoda cengia e far sosta alla base di una fessura grigiastra (prolungamento della fessura precedente).

L2 (30 m) : Salire seguendo sempre la stessa fessura (3+), fino a raggiungere un’altra larga cengia erbosa, attraversarla in direzione del grande diedro, far sosta a Friend 4 m sopra la cengia,  2 m a destra dello stesso diedro.

L3 (55 m) : Risalire il diedro in tutta la sua lunghezza (3 poi 4). Appena usciti sulla cengia, far sosta leggermente a Dx della larga fessura che esce dal diedro.

L4 (40 m) : Salire superando facili balzi poco proteggibili (4) in direzione del grande diedro nascosto, far sosta alla base di questo.

L5 (40 m) : Salire il bellissimo diedro (5) fino alla cengia, risalire sul bordo del canale erboso che sale a Sn, e far sosta 5 m sopra, in una fessura sporca.

L6 (45 m) : Salire il canale erboso sfruttando le rocce scoperte dalla vegetazione, e proteggendosi a Dx (1 chiodo rimasto) e Sn, raggiungere una spalla, che si supera su una piccola placca appoggiata improteggibile, al termine della quale si puo’ comodamente far sosta a chiodi e friend (3 poi 4).

L7/8 (50 m, 40 m) : Salire sulle lame a Sn della sosta (4+), per raggiungere i ripidi pendii erbosi che portano in cima. Salendo con molta cautela, e poche protezioni, in mezzo a rododendri, ginepri e mirtilli, si effettua un primo tiro (sosta su un masso con Nut e Friend), e quindi un secondo meno ripido, e salendo prima dritto e quindi leggermente a Sn, si raggiunge la cima del Terrers.

Discesa:

Giunti in cima, seguire la cresta erbosa puntando a sx, poi, per tracce di sentiero scendere per prati fino ad imboccare il sentiero del tour du Capcir che scende a valle (tracce giallo-rosse), e porta quindi alla macchina, riunendosi all’itinerario di salita.

Bibliografia:

Per le mappe vedi IGN, consultabili online sul Géoportail

Per informazioni alpinistiche sulla zona vedi CampToCamp

Foto e schema della via:


foto e schema della via