Gite invernali nella amena valle del Granparadiso
Base: Rhemes Notre Dame (1723 mslm)
Gita Lago Pellaud :
partenza: Rhemes Notre Dame (1723 mslm)
arrivo: Pellaud (1811mslm)
dislivello : 88 m
Gita Rifugio Benevolo:
partenza: Thumel (1850 m)
arrivo: Rifugio Benevolo (2287 m)
dislivello: 437 m
Gita Lago Pellaud :
partenza: Rhemes Notre Dame (1723 mslm)
arrivo: Pellaud (1811mslm)
dislivello : 88 m
Gita Rifugio Benevolo:
partenza: Thumel (1850 m)
arrivo: Rifugio Benevolo (2287 m)
dislivello: 437 m
6 Dicembre 2014
Circa 2 mesi addietro la nostra intenzione era quella di passare il ponte del 8 Dicembre 2014 sulle piste da sci, con degli amici, cercando di ricordare come ci si muove su quelle assi di legno attaccate ai piedi comunemente dette sci, cosi' armati di forte speranza abbiamo prenotato per tempo un albergo in quel di Rhemes Notre Dame ,val Rhemes (Val D'aosta).
Ma ahime'...di neve veramente nulla, solo poche sparute chiazze qua' e la', giusto per far capire che siamo a Dicembre...quindi dopo aver lasciato a casa il kit del perfetto sciatore,ci siamo organizzati per delle camminate in un ambiente comunque glaciale.
Il primo giorno abbiamo fatto una bellissima e tranquilla passeggiata fino al lago di Pellaud, un luogo stupendo,immersi in un bosco di larici ed abeti incantato ,con angoli ghiacciati, brinati e con colori invernali veramente affascinanti.
Il secondo giorno organizziamo la salita al rifugio Benevolo(2287 mslm) alla ricerca di neve per soddisfare la voglia delle bambine soprattutto della piccola Giorgia ma anche per addentrarsi in quei paesagggi che d'inverno assumono un fascino unico.
Partiamo di prima mattina, il termometro segna -6 gradi ricordandoci la stagione in cui siamo, le macchine sono dei cubetti di ghiaccio,perfette da poter essere messe in un enorme bicchiere di 'whisky on the rock' e noi siamo imbacuccati come l'omino Michelin per chi si ricorda il personaggio, chi non se lo ricorda... beh c'e' internet :-)
Raggiungiamo localita' Thumel(1850 mslm) e decidiamo di affrontare la salita dal sentiero, invece di percorrere la piu' tranquilla ed agevole stradina sterrata.
La scelta ci permette di vedere la natura in tenuta invernale, ghiaccio sul sentiero, ghiaccioli ovunque, torrenti gelati e giochi di luce riflessi sulle rocce vetrate dal ghiaccio.
Man mano che saliamo il livello di neve e ghiaccio aumentano, incrociamo una comitiva che ci avvisa che il sentiero in prossimita' delle cascate del torrente Goletta e' completamente ghiacciato,con tratti esposti piuttosto rischiosi, cosi' decidiamo di raggiungere la strada sterrata sopra percorrendo una variante creata ad hoc da noi.
La strada risulta piu' agevole e ci permette anche di avere degli incontri con la fauna locale, ossia una gruppo di stambecchi, bellissimi, maestosi, possenti, assolutamente a loro agio in quel territorio e che ci fanno capire chi sono i veri padroni lassu'.
La salita prosegue, l'altezza della neve aumenta, attraversiamo un paio di piccole valanghe e ci inerpichiamo sui tornanti che portano al rifugio, rifugio che si presenta dinnanzi a noi,visibilmente vicino, ma cosi' lontano...
La fatica,il freddo,la fame si fanno sentire alla prode comitiva. I piu' piccoli iniziano ad essere stanchi e non solo loro....cosi' decidiamo di fare tappa pranzo presso l'alpeggio di Lavassey (2227 mslm) poco sotto il rifugio (2 tornanti prima).
Qui il 'Generale Inverno' decide di passare al contrattacco, la temperatura scende rapidamente, il vento freddo aumenta, il sole gioca a nascondino con la Granta Parey, lasciandoci velocemente in zona d'ombra , iniziano cosi' i primi tremolii e fremiti di freddo per alcuni, la natura ci sta avvisando che forse e' il caso di non sfidarla ulteriormente e che siamo noi a doverci adattare a lei e non viceversa,quindi dopo aver imbacuccato il piu' possibile chi iniziava a congelarsi, decidiamo di tornare in fretta a valle anche perche' ci aspettavano piu' di 2 ore di discesa, fatta tutta sulla strada sterrata ed innevata.
Raggiungiamo le auto con gli ultimi raggi di sole che lambiscono la valle e poi giu' all'hotel per una meritata doccia calda.
Il terzo giorno ci vede giu' in valle, ad Aosta per onorare la tradizionale visita ai mercatini di Natale, per la gioia delle consorti e dei piu' piccoli.
Questi 3 giorni ci hanno permesso di scoprire la Val di Rhemes, un luogo dove il tempo e' scandito dalla natura,in cui l'uomo vive ancora con i ritmi 'UMANI' ,dove il calore di una chiaccherata con gli anziani del luogo ci riporta a tempi passati, che fortunatamante qui non sono solo un ricordo, ma ancora in parte presenti.
Un 'Bravi!' a tutti quanti, considerando che per alcuni era la prima uscita glaciale, ma complimenti soprattutto alla piccola Giorgia e Marta che hanno affrontato la salita con tanta forza e pazienza e poi a Stefano, che nonostante i primi sintomi di ipotermia, ha affronato il percorso di ritorno con coraggio, determinazione e volonta'.
Gadan presenti: PAPIK con la famigliola Anna e Stefano e gli amici: Marilena, Nino, Giorgia e Marta.
by 
papik
