Toponimo bizzarro, Ciotto Mieu, certamente di origine occitana e che connota molto bene questi "ripiani pascolivi di mezzo" (al vallone), che in veste invernale costituiscono un terreno da sogno per noi scialpinisti.
Eccetto per un breve tratto senza neve la copertura nevosa è pressoché perfetta sia per la salita che per la discesa.
Unico neo di questa bellissima gita le temperature assurde... che ci fanno sudare e faticare più del dovuto. La calura però non rende problematica la sciata, quasi continua (il solito breve tratto su prato) fino all'auto.