Neve, questa sconosciuta... Tra qualche anno sarà così rara che molti neppure ne ricorderanno l'essenza...
Già oggi però, nel cuore dell'inverno, a quote sopra i 2000 m ed in un angolo delle Alpi dove un tempo era abbondante le immagini parlano di carenza preoccupante di questa preziosa risorsa.
Intestardito però a voler cercare comunque l'elemento, ben sapendo di potermi aspettare al più un'escursione invernale, eccomi a salire dal Pian della Regina (penosamente arido) verso i recessi settentrionali del Viso Mozzo.
All'ombre di questo risalgo il "crostone gelato", zigzagando in un dedalo di rocce che ad un certo punto mi costringe a togliere gli sci cercando di uscire dal dedalo incolume... Per un bel tratto cammino sprofondando pericolosamente tra i pietroni, riuscendo infine a tornare sulla retta via, ossia alla traccia ufficiale caratterizzata da poca neve ghiacciata (o crosta sfondosa) che adduce al Ghincia Pastour.
Una rifocillata in vetta e due ciacole con altri due escursionisti, quindi il ritorno passando dal Granè. Il primo tratto però rigorosamente a piedi, non essendovi le condizioni minime per l'uso delle assi.
Poi con fatica (e qualche gava e buta) discesa con gli sci, che fungono da rompighiaccio (e rompi ginocchia...).
Insomma una gita da 0 stelle per la parte sciistica, ma di soddisfazione per l'ambiente comunque superbo anche in queste condizioni di siccità.