Mercantour
AD- (max IV), disl. 850 m
- Asile Arnaldi (Tende), 1915 m
- Rocca dell'Abisso, 2755 m
Una "alpinata" classica? Ecco servito lo Sperone O-NO alla Rocca dell'Abisso, itinerario aperto nell'80 in perfetto stile classico. Salita assai frequentata come possiamo constatare giunti al colletto dell'Abisso: una cordata alla partenza ed almeno un paio di altre cordate già "appese" sullo sperone.
Noi però non ci scoraggiamo e, con calma, ci prepariamo per accodarci alla fila. In realtà non incontreremo mai le altre cordate e neppure avremo modo di sperimentare le tanto temute pietre instabili fatte cadere inavvertitamente.
Il terreno è alpinistico e i detriti sparsi un po' ovunque, ma la roccia su cui scalare è solida e piacevole al tatto. Il divertimento quindi è assicurato e l'ambiente di alta quota (i nevai estesi, la quinta di roccia della parete NO e la vista sui colossi delle Marittime) contribuisce a conferire il giusto grado di avventura a questa salita. Tra placche (L3 passi di IV), spigoli in esposizione (L5) e diedri-camini (L6) contempliamo quasi tutto il repertorio di una scalata classica di impegno AD, senza mai avere patemi di sorta, ma solo il gusto della ricerca del passaggio migliore.
Senza quasi accorgercene giungiamo alla breve crestina finale che facilmente ci conduce alla cima e poi alla croce di vetta, lievemente più in basso.
Non ci resta che rubacchiare qualche foto tra gli sprazzi di sereno che permettono un colpo d'occhio all'Argentera e ai bei laghi di Peirafica. La discesa è nella nebbia, ma nell'aria si diffonde l'inebriante profumo delle fioriture.
Facciamo una breve digressione al fort de Giaure, suggestiva fortificazione dell'800 ancora in buone condizioni, prima di percorrere il lungo traverso per riprendere il sentiero di salita e chiudere questo bellissimo anello.