- Serre la Croce, 986 m
- Rocca Nalais, 1727 m, Colle della Meina, 1990 m
Due mete raggiunte, anzi tre, con una escursione che combina la tranquilla passeggiata della prima parte all'esplorazione avventurosa della seconda sezione. Dal solare terrazzo panoramico di Serre si diparte lo stradello, poi sentiero, che si inoltra quasi sul crinale tra il selvaggio vallone del rio Agrevo e la comba Ciampiano. Lasciato il bivio per la Punta Acuta la traccia si fa esigua ed erta, comunque sempre ben segnata, tra insidiosi cespugli di erba olina.
Poi arriva anche qualche chiazza di neve a richiedere maggior cautela fino alla croce della Rocca Nalais.
Notevole la vista, dominata a sud ovest dall imponente piramide del Becco dell' Aquila. Verso nord si intravede un possibile percorso di salita e tracce di probabili sentieri verso Punta Acuta. Perché non tentare?
Qualche china faticosa su tracce di camosci, poi la dorsale innevata che adduce al crinale con la val Sangone ed infine i bolli bianco-rossi di una traccia che sembra tagliare i ripidi pendii verso est ad un'evidente depressione. Calzati i ramponcini sì va alla ventura smarrendo ben presto la traccia ufficiale tra l'erba scivolina e la neve.
Giunto al colle (della Meina) realizzo che la discesa verso Punta Acuta sarà impegnativa... Infatti tra neve, ripidoni erbosi e roccette infide del rio al fondo del vallone ci vorrà una buona oretta per tornare ad un placido sentiero. Potendo prima però ammirare la sagoma rocciosa dell'Acuta, dove, chissà, forse torneremo a mettere mano sulle sue rocce.
Chiuso l'anello non resta che ripercorrere la via dell'andata scartando l'alternativa offerta dal sentiero delle miniere che da quassù non pare ben segnato.