Ritorno in cresta: seconda cresta dell'anno, dopo quella nominalmente più impegnativa della Vergia in Val Pellice. Solo nominalmente più impegnativa perché è vero che quella proponeva singoli passi in strapiombo dal sapore di V grado, ma l'ingaggio complessivo era nettamente inferiore.
Qui all'Aver la roccia è discreta ma con ampi tratti di massi instabili, che richiedono massima cautela e inducono molta apprensione a chi sale da primo...
Comunque alla fine ci divertiamo parecchio a salire i tre torrioni ed anche le sezioni più orizzontali, con bei passaggi fino al III e forse più (magari qualcosa di IV). E poi l'ambiente piacevole dell'alto vallone di Sant'Anna condisce l'avventura di un sapore familiare: la Testa Gias dei Laghi ci ha visto più volte sulle sue belle linee, per non parlare del gruppo del Lausfer con le sue numerose vie plaisir.
Che dire poi della salita in compagnia dei simpatici Ugo e Cristina conosciuti alla partenza? Una piacevole condivisione della scalata per tutto il percorso di salita

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