Siamo alle solite con questa primavera perturbata e inaffidabile, che minaccia pioggia e persino temporali, mentre dall'altra ci priva del bianco manto nevoso ormai ridotto in poltiglia. L'anno passato a quest'epoca ci sollazzavamo ancora a tirar curve su candidi pendii (vedi
24/serpentera e
24/collalunga).
Oggi invece siamo nel verdissimo vallone di Gilba a fare gli scongiuri di non restare avvolti nelle nubi e di non buscare acqua a catinelle.
Veniamo quasi esauditi, ma i panorami sono molto ridotti dalla nuvolaglia e il triangolo magico di Viso proprio non riesce a bucare la coltre e ad offrirsi nella sua splendida maestà.
Ne esce una piacevole passeggiata tra boschi e crinali erbosi, dove le tracce animali sono moltissime, soprattutto di cinghiali che riducono i prati in orrende distese in mal arnese... sigh.
Probabile che persino i branchi di lupi nulla possano contro questa piaga, causata in buona misura dalla scarsa lungimiranza umana.