Vallone Cassin, uno sconosciuto valloncello sospeso, pressoché invisibile dal fondovalle del vallone di Preit.
Osservato dal versante opposto durante una gita dello scorso anno, diviene oggi terreno di avventura per i nostri, che, smessi i panni dello skialper, oggi sono in tenuta escursionistica.
L'assenza totale di sentieri e di segnaletica (reperiti un paio di ometti durante tutta la gita) caratterizza questo itinerario, che dopo un primo tratto su ripidi prati, cede il passo al vallone sospeso e ad un ameno pianoro, forse un tempo caratterizzato da un laghetto. Il fondo del vallone è chiuso a sx dal nevaio che scende dai ripidi canaloni del Cassorso e in centro dal castello roccioso della Rocca Verde. Noi prendiamo a dx, puntando ad un colletto, con l'idea di seguire poi il filo di cresta per raggiungere la prima meta.
Per tracce animali e qualche roccetta ci portiamo dunque alla Punta Cialme, buon punto panoramico sulle varie cime circostanti. Ma il vero balcone si rivela la Rocca di Pratolungo, offrendo belle vedute su Meja, colle del Preit e gli sfaceli di roccia del Cassorso.
Desiderosi di concludere un anello verso il vallone Inchiaus scendiamo su quel versante per evidenti tracce di camosci... ma noi non siamo quadrupedi "attrezzati" per terreni così erti ed infidi e, dopo aver sondato, ripieghiamo saggiamente (vedi nota).
La discesa per il canale tre le due vette è comunque vertiginosa ed anche il prosieguo niente male, su pendenze sempre sostenute. Sorprendiamo una cerva al pascolo sul declivio e poi in lontananza un piccolo gruppo di cervi in fuga. Soltanto a breve distanza dalla strada per il colle del Preit terminano le difficoltà e ritorniamo a camminare normalmente

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In definitiva, una bella avventura, ottimo allenamento all'orientamento ed al muoversi in sicurezza su terreni impegnativi.