Previsioni eccellenti con temperature piuttosto alte in quota... buone ragioni per salire a 'toccar roccia' intorno ai 3000. Senza peraltro troppo faticare.
Una scarna relazione, anzi per meglio dire, poche annotazioni reperite sul web, di una via denominata Treize a la douzaine, via che ci ispira per le non eccessive difficolta'.
La descrizione dell'attacco e' giusta e permette una facile identificazione del diedro giallo con spit 'cadmiato'.
Un primo tiro divertente, verticale, atletico nella prima parte, poi tecnico nel traverso a sinistra. Secondo tiro un po' piu' 'easy', tecnico su roccia super.
Giunti alla cengia iniziano i dubbi...
Una cordata scala una linea decisamente a sinistra che ci pare essere 'Terminee': primo errore. Notiamo che gli spit cadmiati presenti nei primi due tiri proseguono un po' a sinistra e siamo indotti a seguirli (secondo errore). La relazione parle di traverso a sinistra, che ritroviamo pochi metri oltre i primi spit, dove la via piega decisamente a sinistra, ma lungi dall'essere un semplice traverso... (terzo errore).
Sosta sotto una magnifica fessura che ha poco del V e molto del VI e oltre... Inoltre la parete resta molto verticale.
Infatti dopo 50 lunghi metri di magnifica scalata di 6a+, tra fessure, diedri e placche, realizziamo di non essere sulla via giusta. Siamo infatti sulla sosta n.4 di Terminee e la cordata alla nostra sinistra sta seguendo la Ponant Neuf.
Intanto un cielo minaccioso dai ghiacciai della Meje e qualche goccia di pioggia suggeriscono di ripiegare. Anche perche' l'idea di scalare ancora su queste difficolta' per altri quattro tiri sotto la pioggia non ci alletta manco un po'!
A malincuore buttiamo giu' le doppie e in pochissimo ritorniamo alla base (2 doppie da 60 metri esatti!). I nostri 200 m di sviluppo li abbiamo scalati ma ci manca la soddisfazione di calcare la vetta. Torneremo a concludere Treize... seguendo questa volta l'indicazione del traverso a sinistra pero'!