Cieli di cristallo, talvolta screziati da stormi di nubi, fanno da sfondo a guglie e cattedrali che paiono create per sortilegio... Forse Re Laurino si aggira ancora per il Gartl con la sua bella Similde, mentre continua la magia del Rosengarten, il giardino di rose che diviene visibile solo al tramonto con l'enrosadira.
Forse la stessa magia non si respira più in luoghi come il Pordoi, dove la funivia riversa ogni dì migliaia di pigri visitatori sul suo balcone panoramico, però di certo la vista magnifica sulla Marmolada ed i principali gruppi dolomitici e le vie di grande soddisfazione compensano di gran lunga. 
Altro capitolo il Falzarego, quasi una palestra di roccia, a un tiro di schioppo da Cortina: anche qui si è perso lo spirito di avventura, ma l'ambiente spettacolare e la roccia magnifica sono ingredienti che inebriano i nostri occhi. 
Che dire poi dell'emozione di scalare vie che portano i nomi di Piaz, Fehrmann, Comici? 

Cronologia della cinque giorni: